Eccoci ancora qua, in un nuovo anno di NOI. Il primo numero del 2022. E come in ogni nuovo inizio è tempo di bilanci. 

Il tempo scorre vertiginoso, il mondo dei Millennial viene pian piano soppiantato da quello della Generazione Z, ci siamo adattati - forse e con non poche difficoltà - a una pandemia, ci preoccupa una terza guerra mondiale, ma in tutto questo noi dove siamo?

Controlliamo molte più volte gli schermi dei nostri cellulari degli occhi di chi ci sta vicino. Ci addormentiamo solo dopo aver bloccato lo schermo del nostro telefono e magari abbiamo dimenticato di dire buonanotte a chi vive con noi. Ci siamo allontanati da noi stessi, o forse abbiamo voluto farlo indossando una corazza per proteggere la nostra vulnerabilità.

Correre qualche rischio, invece, credo che sia importante: la vulnerabilità può essere un dono, può esporci al dolore o all’imbarazzo, ma può anche portarci amicizie, amore e accoglimento, avvicinarci alla nostra parte più intima senza temere il confronto con noi stessi e con chi siamo, per arrivare a conoscerci e ad accettarci profondamente. Perché solo così, quando qualcuno entra nella nostra vita, diventa un valore aggiunto e non il riempitivo di una solitudine.

Devo ammettere che la vulnerabilità mi spaventa, ma è necessario porre domande che ci imbarazzano, aspettarci risposte che ci fanno paura e dare risposte che temiamo di dare chiaramente. In fin dei conti è questo che ci permettere di crescere. Comunicare, parlare, guardarci negli occhi, tenderci la mano, mettersi nei panni dell’altro. Dobbiamo parlare di ciò che sappiamo o non sappiamo e colmare, insieme a chi abbiamo davanti, quelle lacune.

Questo è quello che auguro a tutti i nostri lettori: una vita piena di vulnerabilità, di rispetto per se stessi, per gli altri, per i sentimenti e le debolezze di chi abbiamo di fonte. Auguro a me e a tutti voi di ritrovare la propria parte più autentica e fragile e vederla come un dono, di togliere il paracadute e lanciarsi: potremmo farci male, ma sentirci molto più vivi che prendendo troppe precauzioni.

Buona vita e buona lettura di questo nuovo numero di NOI.