E se un anno di stop fosse invece un’opportunità?
Forse il Palio era andato troppo avanti e si stava quasi distaccando dalle Contrada, per farsi evento troppo “cliccato” e “chiacchierato”, e sopratutto le Contrada stavano perdendo quei valori che le hanno secolarmente sostenute, innervate costantemente, pur facendole progredire e adeguare via via alla società contemporanea?
Forse la macchina del divertimento e del cibo, ai fini del guadagno per sostenere la costosissima macchina Palio, aveva troppo preso il sopravvento sul senso di comunità, di socialità e di inclusione praticati da secoli dalle nostre Contrada?
So che sono parole forti che scontenteranno tanti, le scrivo da senese, rivolta alla città che amo, non per il caso particolare ma per il caso generale!
Ecco il lockdown, con tutte le sofferenze personali fisiche e psicologiche e con i drammi sociali connessi, ha posto maggiormente l’accento sul mutuo soccorso e sull’aiuto ad anziani, disabili, “poveri vergognosi”; questo aiuto c’era già, ma è stato maggiormente praticato dalle Contrada con spese assistite e pacchi alimentari, con distribuzioni delle mascherine, ecc., con la solidarietà tramite anche le telefonate a chi era solo.
E ancora si sono rispolverati dagli archivi e dai libri foto, filmati e documenti vari, facendoli conoscere tramite i social; si sono realizzati video, si è scritto di storia delle Contrada, ma anche di chiese e palazzi del territorio, di personaggi... e tanto altro ancora potrei dire!
E allora fermiamoci e riflettiamo in questa estate tristemente senza Carriere; riflettiamo bene e senza pregiudizi e posizioni precostituite sulla Contrada oggi, su quello che vogliamo sviluppare e su quello che vogliamo invece mettere in secondo piano e magari un pochino “stoppare”, e così sul palio, sul suo significato per noi senesi e sulla città.
A chi ci amministra e agli organismi che coordinano le Contrada cogliere questa opportunità, perché da una chiusura, da un indubbio dispiacere per la sospensione delle Carriere subito da tutti i contradaioli, parta almeno una riflessione saggia che dia a tutti noi l’opportunità di mettere la nave nella giusta direzione per ripartire con una navigazione sicura.
E che la Madonna, regina di Siena, ci possa guidare!
Nell'immagine in alto: Guidoccio Cozzarelli, La Vergine guida in acque tranquille la barca della Repubblica di Siena, 1487 (Siena, Archivio di Stato, tavoletta di Biccherna, n. 44)