Dicembre. L'ultimo mese dell’anno in cui i bilanci sono un appuntamento fisso per molti. La fine dell’anno segna in qualche modo il completamento di un ciclo, di una fase ed evoca ricordi, confronti, resoconti, considerazioni. Solo raramente queste riflessioni si concludono totalmente in positivo, a volte lasciano insoddisfazione e pesi emotivi. Un’occasione in cui contemporaneamente guardiamo al passato e al futuro, pensando agli obiettivi raggiunti, agli investimenti personali che ci hanno deluso o che non hanno portato i risultati che desideravamo.
Anche per NOI è tempo di bilanci.
La nostra rivista procede spedita verso un anno speriamo ricco di persone e fatti da raccontare, procede grazie a chi - redazione e sponsor - hanno da subito creduto in questo progetto un po' retrò: non è stato facile, infatti, tornare alla carta stampata in un mondo sopraffatto dal digitale. Ma i giudizi positivi, le critiche costruttive e le vendite ci hanno dato ragione.
Personalmente ho smesso di fare bilanci invece. Credo che semplicemente si debba prendere il buono che incontriamo sulla nostra strada e imparare invece dalle cose che ci mettono alla prova. Tutto qui. Mi piace citare Oscar Wilde: “Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amato e usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.”
Prendiamo il buono per la nostra felicità e lasciamoci il cattivo alle spalle: la nostra serenità deve dipendere da noi e non da persone o eventi esterni.
Concludo augurando a tutti i nostri lettori proprio questa serenità per il prossimo anno e augurando a NOI una lunga vita piena di novità.