Siena è fra le poche città universitarie italiane ad avere più di un ateneo. C’è la storica Università degli Studi, con quasi ottocento anni di storia e molti corsi di laurea in varie aree. E c’è la più piccola Università per Stranieri, che ha compiuto 100 anni nel 2017, ma rilascia titoli di laurea a studenti italiani e stranieri solo da ventisette; un'università specializzata nell’insegnamento della lingua italiana e delle lingue straniere: ne conta in questo momento ben undici. Ha un Dipartimento per la Didattica e la Ricerca, riconosciuto Dipartimento di Eccellenza dal MIUR nel 2018, e diversi Centri di ricerca e servizi e un Centro di Eccellenza della Ricerca. Un'università proiettata in una dimensione cosmopolita e internazionale, attenta a tutte le modalità e le ragioni di contatto e di scambio tra lingue e culture; un'università ponte che cerca di far dialogare i popoli e le persone. Ci si incontrano studenti provenienti da cento diversi paesi del mondo, anche se nove studenti su dieci iscritti ai corsi di laurea sono italiani intenzionati a insegnare italiano a stranieri una volta laureati, oppure, in numero ancora maggiore, a occuparsi di traduzione in tutti gli ambiti in cui questa, che si identifica con la civiltà stessa, viene praticata, o intenzionati a lavorare nel campo del turismo o del contatto fra culture, con particolare attenzione ai flussi migratori.
Nelle aule di questo ateneo la lingua veicolare, quella che permette a un cinese di capirsi con un sudamericano, o a un tedesco di dialogare con un africano, non è l’inglese, ma l’italiano; come se per una volta il prestigio secolare della nostra lingua non fosse schiacciato sotto l’egemonia di altre divenute più potenti negli ultimi decenni e rivelasse ancora il suo fascino.
L’Università per Stranieri di Siena si colloca nel network Tuscany’s Universities, in sinergia con il sistema delle Università toscane, in vista di collaborazione a progetti regionali, nazionali ed europei.
Fra le specificità più apprezzate dagli studenti, l’Università per Stranieri vanta molte lauree doppio titolo, per le quali cioè un anno del percorso triennale o biennale si svolge presso un ateneo straniero. Dall’anno accademico 2017/2018 questa Università infatti ha stipulato accordi con la Hanoi University (Vietnam), l'Université de Normandie - Caen (Francia), la Friedrich-Alexander Universität Erlangen-Nürnberg (Germania), la Nankai University di Tianjin (Cina) e con l'Université Paris Nanterre (Francia); così che alla fine i titoli di laurea conseguiti sono concretamente due: uno in Italia e l’altro nel paese dove sono stati effettuati gli studi.
Molte sono le iniziative che abbiamo portato avanti, da seminari a incontri culturali. Per l’anno 2019 è senz’altro da ricordare che una delegazione dell'Università per Stranieri di Siena, ha realizzato proficui incontri in Giappone nell'ambito degli accordi con le Università di Osaka, Kyoto Sangyo, Kyoto Foreign Studies, J.F. Oberlin, Waseda e all'Istituto Italiano di Cultura di Osaka e Tokyo tramite la partecipazione al "Salone dello Studio in Italia 2019".
Inoltre nel mese di novembre Unistrasi ha preso parte, insieme ad altre Università toscane e italiane, all'"Italy-Japan University Networking", che ha visto la partecipazione di ventuno università italiane e ventisei giapponesi che si sono confrontate sui temi della collaborazione internazionale e delle attività congiunte.
Con l'occasione, le docenti dell'Università per Stranieri di Siena hanno incontrato anche alcuni degli studenti in scambio presso le Università giapponesi con i quali sono attivi scambi e anche i futuri studenti in arrivo a Siena nei prossimi mesi.
A testimonianza del ruolo internazionale di Unistrasi, devono infine essere ricordate le diverse Lauree Honoris Causa: José Saramago (2002), Moni Ovadia (2007), Amos Oz (2010), Jhumpa Lahiri (2015), Martin Schulz (2016).