Fin dalla sua fondazione l’ospedale di Santa Maria della Scala aveva tra i suoi scopi l’accoglienza dei bambini che per motivazioni le più disparate (povertà, nascite illegittime, malattie) venivano abbandonati in città e nel territorio senese. L'ospedale aveva un reparto a loro riservato fin dalla fine del '200, che si occupava di loro dal momento dell’accoglienza fino ai diciotto anni. Cercavano loro una balia “per farli allevare, poi, dopo tre anni, se non venivano adottati, se la famiglia di origine non veniva a riprenderli tornavano a Siena e lì, maschi come femmine, venivano mandati a scuola e veniva insegnato loro un mestiere. Alle femmine si dava anche la dote, per far loro un buon (si spera) matrimonio. Ai maschi si cercava un lavoro. Insomma fino ai diciotto anni erano “figli dell'ospedale” e come tali erano trattati, compreso il "far studiare" chi aveva spiccate doti. Questo reparto, come attesta un’epigrafe posta ancora sulla facciata del Santa Maria veniva chiamato “Casa delle balie”.
All’inizio del ‘600, però, i locali diventano angusti e inadatti ai tanti erano i bambini che dovevano essere accuditi per cui la “Casa delle balie” in alcuni edifici già esistenti, e adattati alle nuove “condizioni d’uso”, posti all’imbocco di strade che, proprio a seguito di questa nuova destinazione, prendono in maniera la denominazione toponomastica di Chiasso Ripido delle Balie (oggi vicolo di San Girolamo) e Strada detta delle Balie (ora Via dei Fusari).
Il Chiasso Ripido delle Balie, dal 1871, quando la casa delle balie perde la sua funzione di accoglienza dei bambini abbandonati, ha assunto definitivamente la denominazione di vicolo di San Girolamo. Il nome proviene dalla Compagnia Laicale di San Girolamo e San Francesco, nata da un sodalizio di persone pie appartenenti alla nobiltà senese che dagli anni Trenta del ‘400 ebbe la sua sede “sotto le volte dell’ospedale”, in un ambiente conosciuto come “la prigione dei frati”. I Confratelli di San Girolamo si riunirono in questi locali fino agli anni Settanta del XVIII secolo quando l’ospedale di Santa Maria della Scala, ormai ospedale universitario, vi istituì la sede alla scuola di anatomia. Da questo momento la Compagnia laicale di San Girolamo venne accorpata alla vicina Compagnia di Santa Caterina della Notte.
Per approfondire: "Stranario/Stradario. Curiosità e stranezze nei toponimi di Siena", Roberto Cresti e Maura Martellucci, (Betti Editrice Siena, 2004)