Se sente parlare due o tre persone, eccola che arriva, ma non sai da dove viene. Si nasconde nei posti più impensati.
Se vede un gatto o un cane si avvicina con noncuranza, ma non si fa annusare.
Se vede la chiesa piena di gente, entra sfacciatamente, attraversa la navata con il suo passo sbilenco, si avvicina al prete e lo squadra dal basso, oppure si mette sopra una panca a lisciarsi il bel petto bianco e l’elegante mantello nero-cangiante
Questo personaggio è la Cecca, una gazza Pica Pica che vive nel paese, amica di tutti e un po’ ladra.
Era stata trovata sotto un pino otto mesi fa da una signora che l’ha accudita e salvata .Era piccola, ancora spelacchiata, con due dita rotte e mezza morta dopo la caduta dal nido. Allevata con carne macinata e camole, è cresciuta con la convinzione di essere dipendente dagli umani, infatti non degna di uno sguardo gli altri uccelli.
Non tradisce però la sua natura di gazza ladra. Qualsiasi piccolo oggetto, non importa che sia lucido, l’attira e lo afferra con il becco per nasconderlo da qualche parte.
Io le feci vedere un centesimo e lei dopo averlo testato ben bene con il becco e la zampa, me lo nascose tra la scarpa e il calzino.
Un signore, seduto ad un tavolino del bar, aveva i pantaloni con la rovescia e lei vide bene di nascondergli nella rovescia due sassolini.
Ha fondato anche una banca: in un buco del muro di piazza ha infilato i centesimi che le persone si sono divertite a darle. E come li spinge in fondo, non si devono vedere!
La settimana scorsa un turista era davanti al bar e stava mangiando un bel panino imbottito con la filza. La Cecca stava sul lampione, vide l’occasione , gli si precipitò su una spalla e gli sfilò una fetta di filza sporgente. Costernazione e risate.!
Quando vede la persiana del don aperta, si precipita sul davanzale e aspetta perché lui le offre col cucchiaino la carne della gatta. Altra prelibatezza!
La Cecca mangia di tutto, ma prosciutto e filza sono le sue preferenze. I chicchi di uva li mangiucchia solo un po’, poi preferisce nasconderli sotto uno stoino o sotto un giornale. Quando sale sulle spalle delle signore, dà una tiratina di capelli e se ci sono gli orecchini, cerca di appropiarsene.
In questo periodo in cui circolano poche persone lei sta sulle grondaie, sui lampioni, sulle terrazze e appena vede una persona le vola intorno festosa. Quando è particolarmente felice vola in cerchio, bassa, bassa, come per dire- non mi prendi- e gracchia e svolazza intorno mettendo gioia a chi la vede.
Insomma a Sovicille abbiamo una simpaticissima Pica Pica e le auguriamo lunga vita, anche se lascia il segno ovunque si trovi: sulle sedie, sui tavoli, sulle auto, sulle spalle, sui capelli,sulle tovaglie ecc.Abbiamo bisogno di fortuna!