Il mese di maggio è tradizionalmente il mese della Vergine Maria. Le prime pratiche devozionali legate a questo mese risalgono al XVI secolo fino ad arrivare alla storia più recente. Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia». 

Don Enrico Grassini ci propone un’immagine legata al territorio di Siena, un omaggio alla grande devozione filiale a Maria che la nostra Città e la nostra terra ha sempre espresso.

Parliamo infatti della cosiddetta “Madonna dagli occhi grossi” conservata nel Museo dell’Opera della Metropolitana di Siena. L’icona mariana, tra le più antiche presenti a Siena, è attribuita al cosiddetto Maestro di Tressa, uno dei “primitivi” della pittura senese, attestato nella prima metà del sec. XIII. È detta “dagli occhi grossi” probabilmente per gli ex voto in forma circolare che le erano stati apposti intorno. Potrebbe essere questa l’immagine dinanzi alla quale, alla vigilia della battaglia di Montaperti (4 settembre 1260), i Senesi pronunciarono il celebre voto di affidamento alla Vergine che diede inizio alla devozione alla Madonna del Voto.