Ho sempre pensato che sarebbe bello organizzare una mostra, anche itinerante, sulle copertine dei dischi. Magari con una particolare appendice su quelle che hanno a che fare con Siena. E sarebbe ancora più bello ambientare alcune di esse in particolari luoghi della città. Una parte di questa possibile avventura si è realizzata con la pubblicazione di “Canzoni intonate alle strade di Siena”, avventura editoriale con la Casa Editrice Extempora, avvalendosi della matita di Edoardo Di Prisco che ha dato vita a questi originali connubi. 

Fra questi la conosciuta copertina di “The freewheelin” di Bob Dylan, una ormai icona del rock mondiale. Un esempio per semplicità e bellezza. E adesione a un sentimento. 

In questi giorni leggevo l'interessante saggio "Cover" di Roberto Angelino (Volo Libero), che racconta le più belle copertine dei dischi italiani. E nella prefazione non poteva non citare questa di Bob Dylan, secondo disco ma in realtà il primo con tutti brani da lui firmati. E ho pensato a quello che si legge nelle biografie: "Suze Rotolo l'italiana che conquistò Dylan". E in effetti le conseguenze dell'amore sanguinano in un disco di splendida e innovativa fattura. Nulla fu più uguale da quel giorno e forse anche per lui, da quando i due presero casa a New York. 

Lei diciassettenne s'innamora di Bob. Lui scriverà quarant'anni dopo nella sua biografia: "Non potevo toglierle gli occhi di dosso. Era la cosa più erotica che mai avessi visto, con la pelle chiara, i capelli dorati e un puro sangue italiano. Incontrarla era come entrare nelle storie delle 'Mille e una notte': aveva un sorriso che avrebbe illuminato una strada piena di gente". 

Amore contrastato dalla famiglia di lei, tanto che fu poi trasferita in Italia. Dylan inizia a subissarla di lettere, quasi sempre senza risposta. Lui venne a trovarla e, leggenda vuole, che le dedicò un concerto al piccolo folkstudio di Roma, quello di Via Garibaldi in Trastevere. Ma lei non c'era, era già tornata in America. Il loro amore finisce, ma qualcosa è restato per sempre. 

Resta sempre un filo che li lega: sarà lui ad aiutarla quando la casa dell'East Village dove viveva con il marito viene distrutta da un incendio che manda in cenere anche il cappottone verde indossato per la cover dell'album. 

Quella foto, che ritrae Suze e Bobby che passeggiano innamorati per le vie del Village newyorkese, fa parte di un più ampio reportage del fotografo Don Hunstein. Un disco bello e innamorato.

Per questo rilancio l’idea di una grande mostra delle copertine. C’è tanto da raccontare. Un'occasione di incontro e di ricognizione nel tempo. Il mondo delle copertine mette insieme musica, grafica, storia e bellezza. Dedicata ai giovani di ogni età. Chissà se qualcuno possa sposare l’idea…